Russia: € 1,2 miliardi di nuovi progetti in pipeline per SACE
Il Paese si conferma il primo mercato estero nel portafoglio di operazioni assicurate nel 2011, con un’esposizione pari a € 5,2 miliardi in crescita dell’11%.
SACE ha una pipeline di € 1,2 miliardi di nuove operazioni in Russia, dove è presente con un proprio ufficio a Mosca, prevalentemente nei settori delle infrastrutture e della meccanica strumentale.
Si conferma quindi il trend di crescita delle attività di SACE in Russia registrato nel 2011 quando, con un’esposizione pari a € 5,2 miliardi (in crescita del 11% rispetto al 2010), il Paese si è mantenuto al primo posto tra i mercati esteri nel portafoglio del Gruppo. Tra i comparti che hanno maggiormente beneficiato del supporto di SACE nel Paese figurano l’oil & gas (39,4%) – grazie al perfezionamento della fase II del progetto Nord Stream –, le banche (27,2%) e l’industria metallurgica (25,2%). La rosa dei primi tre settori industriali è rimasta invariata rispetto all’anno precedente e conferma un elevato livello di concentrazione pari al 91,8% (contro il 94,6% del 2010).
Principali operazioni di SACE
Gazprom: garanzia su un finanziamento di € 500 milioni nell’ambito della fase II del progetto Nord Stream per la progettazione e realizzazione, ad opera dell’italiana Saipem, della seconda linea del gasdotto sottomarino che attraverserà il Mar Baltico collegando Russia e Germania. L’operazione porta a oltre € 1,4 miliardi i finanziamenti sinora garantiti da SACE nell’ambito del progetto di cui la russa OAO Gazprom è sponsor principale.
Tatneft: garanzia su un finanziamento di USD 144 milioni in favore di Taneco (Gruppo OAO Tatneft) per la costruzione di una nuova raffineria nella Repubblica del Tatarstan. Il progetto, del valore complessivo di USD 7,4 miliardi, vedrà coinvolte varie imprese italiane tra cui Mangiarotti, Officine Luigi Resta, Walter Tosto e Weir Gabbioneta.
De Cecco: garanzia su un finanziamento di € 16 milioni erogato a De Cecco per l’acquisizione del gruppo russo First Pasta.
OJSC VTB-Leasing: garanzia su un finanziamento da € 50 milioni erogato da Unicredit a OJSC VTB-Leasing con l’obiettivo di sostenere nuove forniture di beni strumentali e macchinari italiani acquistati in leasing da controparti russe.
Exiar: SACE si è aggiudicata il contratto di advisory per la costituzione e l’avvio delle attività della nuova ECA russa Exiar, creata a ottobre 2011 e interamente controllata dalla Banca di sviluppo Vnesheconombank (VEB).
Analisi del rischio Paese
Superata la recessione del 2009, l’economia russa ha ripreso a crescere nel biennio 2010-2011 trainata dal rialzo del prezzo degli idrocarburi e da politiche economiche a sostegno della domanda interna. Per il 2012 si prevede una crescita del Pil del 4,5%, in leggera flessione rispetto allo stesso periodo del precedente anno. Il rallentamento dell’economia globale e il persistere dell’incertezza sui mercati finanziari internazionali, in particolare della zona euro, potrebbero determinare una decelerazione del Pil anche per il 2013, con una previsione di crescita del 4,3%.
Per quanto riguarda il profilo di rischio-Paese, dal 2007 a oggi in Russia i rischi di mancato pagamento hanno subito un lieve incremento, un dato del resto in linea con l’andamento generale dell’Europa Orientale e dell’area CSI riconducibile in buona misura alle conseguenze della crisi dell’eurozona. Il SACE risk index (www.sace.it/riskmap) rileva infatti un livello di rischio medio per le grandi imprese (65, + 12%), le Pmi (70, + 1%) e le banche (68, +13%) e basso per le controparti pubbliche (36, +16%).
Il business climate in Russia presenta alcuni rischi strutturali ma resta nel complesso ricco di opportunità. I rischi d’instabilità politico-normativa, pur attestandosi a livelli elevati, registrano performance positive. Sono calati i rischi di esproprio (69, -1%) e di violazione di contratto (71, - 5%). Da segnalare anche l’attenuazione del rischio di violenza politica, con un SACE risk index pari a 61, in calo del 6%.
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