SACE: 1 miliardo di euro di nuove operazioni allo studio negli Emirati Arabi
• Gli Emirati si confermano un’area ad alto potenziale per l’export italiano che, secondo le previsioni di SACE,nei prossimi quattro anni crescerà a un tasso medio annuo del 9%
• Imminente apertura di un nuovo ufficio dedicato al Medio Oriente e al Nord Africa
In occasione della missione governativa nei Paesi del Golfo, SACE ha annunciato una pipeline di nuovi progetti allo studio per oltre un miliardo di euro negli Emirati Arabi Uniti e l’imminente apertura di un nuovo ufficio dedicato alla Regione.
“Per l’Italia e per SACE, gli Emirati sono un mercato a elevato potenziale di business, e continueranno ad esserlo negli anni a venire – ha dichiarato il Presidente di SACE Giovanni Castellaneta, a margine degli incontri al vertice ad Abu Dhabi -. Questa è una terra di primati, che ha fatto della costante ricerca dell’eccellenza un proprio tratto distintivo. È un inestimabile bacino di opportunità per le nostre imprese per l’esportazione non solo di merci, macchinari e impianti, ma anche di know how”.
Per cogliere al meglio questo potenziale, SACE ha previsto l’apertura di un ufficio dedicato all’area MENA (Medio Oriente e Nord Africa) che avrà l’obiettivo di espandere il network di clienti potenziali, e identificare e sviluppare nuove opportunità di business e partnership, intensificando le missioni nella Regione.
In base alle previsioni di SACE, l’export italiano verso gli Emirati Arabi Uniti (che attualmente, con un valore complessivo di € 5,5 miliardi, sono la nostra prima destinazione nell’area del Golfo) crescerà a un ritmo medio anno del 9% nel 2014-2017, generando un flusso pari a € 7,7 miliardi. Una performance superiore alla media globale e molto positiva in tutti i raggruppamenti, sia dei beni di consumo (+9,7%), che dei beni di investimento (+9,4%) che dei beni intermedi (+6,7%).
Il portafoglio delle operazioni assicurate da SACE negli Emirati attualmente ammonta a € 650 milioni, principalmente nei settori dell’oil&gas, del power e dell’industria metallurgica, ma con un numero crescente di nuovi interventi a sostegno dei piani di espansione di marchi noti del Made in Italy.
Secondo gli Studi di SACE, nei prossimi anni la domanda di beni di consumo negli Emirati sarà connotata da una crescente preferenza per il Made in Italy, rafforzata dall’effetto “moltiplicatore” di Dubai, che si consoliderà sempre più come hub commerciale e giocherà un ruolo propulsivo a livello regionale anche in vista dell’Esposizione Universale 2020.
I settori più promettenti per l’export italiano saranno tuttavia quelli delle tecnologie innovative. Accanto ai comparti più tradizionali, come trasporti, infrastrutture e costruzioni civili, si profilano infatti interessanti prospettive in ambiti come le energie rinnovabili, il trattamento delle acque, le apparecchiature medicali e ospedaliere, lo smaltimento e il riciclaggio dei rifiuti.
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