SACE presenta il nuovo ufficio presso l’Unione industriale di Torino e le previsioni export 2014-2017: Piemonte cresce al di sopra della media nazionale
SACE, il gruppo assicurativo-finanziario che sostiene la crescita e la competitività delle imprese italiane nel mondo, presenta oggi presso l’Unione Industriale, RETHINK, il Rapporto con le previsioni sui trend dell’export italiano per il 2014-2017, con un focus dedicato al tessuto imprenditoriale del Piemonte. L’evento è l’occasione per far conoscere agli imprenditori della regione l’ufficio di SACE a Torino (Corso Stati Uniti, 38) che serve già oltre 1.000 aziende.
“L’intensa attività dell’ufficio di Torino, che nel solo 2013 ha seguito nuove operazioni per un valore complessivo di 1,3 miliardi di euro, riflette a pieno il dinamismo di questo territorio – ha dichiarato Simonetta Acri, Direttore Rete Italia di SACE -. A fronte della stagnazione registrata a livello nazionale il Piemonte si è confermato la quarta regione italiana in termini di volumi esportati nel 2013, con una crescita dell’export del 3,9%”.
Licia Mattioli Presidente degli industriali torinesi ha sottolineato come “negli ultimi anni l’elemento discriminante per le aziende manifatturiere è stato il loro grado di proiezione sui mercati esteri, soprattutto su quelli emergenti. In sostanza chi esporta una quota significativa del proprio fatturato ha fronteggiato meglio la crisi e ora – fra questi - sono già in molti a collocare la fase recessiva alle proprie spalle. Chi viceversa si è affidato al solo mercato interno ha sofferto di più ed anche in questo momento non vede prospettive di una autentica ripresa. Perciò l’estero, per l’industria manifatturiera, non è più un’opzione ma una scelta strategica fondamentale . In tal senso la stretta collaborazione instaurata con SACE non può che essere letta in questa prospettiva, di una sinergia sempre più stretta a supporto delle aziende torinesi e piemontesi che intraprendono la via dei mercati internazionali. E anche la contiguità fisica degli Uffici, nella casa comune delle imprese e in un contesto altamente professionale non può che dare forza e concretezza alla volontà di offrire il migliore sostegno a tutte le aziende associate”.
Una crescita sostenuta, quella dell’export piemontese, destinata a mantenersi positiva nei prossimi anni, secondo quanto emerge dai dati analizzati nel Convegno. Tra i settori a maggior potenziale export del tessuto imprenditoriale regionale, vi sono i mezzi di trasporto (che hanno chiuso il 2013 con +17,5%, su cui ha inciso il comparto automotive), l’agroalimentare (+5,3%, in cui spicca l’andamento del distretto dei vini) e la moda, in particolare nell’alto di gamma (+2,5%), trainati dalla domanda proveniente dai mercati europei non-Ue (con Russia e Turchia in testa), dall’Asia Orientale (Cina e Giappone) e dagli Stati Uniti. La meccanica strumentale, altra eccellenza del territorio, nel 2013 ha registrato un rallentamento legato prevalentemente all’area Euro pur mantenendo livelli elevati di export (8,4 miliardi di euro) e intercettando il maggior dinamismo dei mercati di Nord Africa (+6,6%) e America Latina (+14,7%).
Tutti questi settori rientrano nella classifica Top Sector del Rapporto di SACE, che segnala i comparti a maggior potenziale per l’export nei prossimi quattro anni (2014-2017: l’agroalimentare, best performer a livello nazionale, con previsioni di crescita dell’export all’8,9%, seguito dalla meccanica strumentale (8,5%) e, a breve distanza, dai mezzi di trasporto (7,7%) e dal tessile e abbigliamento (7%). Secondo le rilevazioni di SACE, i migliori margini di crescita per l’export di questi settori proverranno dai mercati emergenti: non solo i Brics, ma anche diverse destinazioni meno battute (come Arabia Saudita, Angola, Cile, Filippine, Indonesia, Tailandia) senza dimenticare i mercati avanzati già acquisiti (come Canada e Francia).
SACE in Piemonte: esempi di operazioni
SACE segue circa 1.000 imprese piemontesi – per la maggior parte Pmi, al fianco dei grandi gruppi industriali - provenienti da diversi settori con elevata propensione alla crescita internazionale: dal Made in Italy tecnologico (macchinari industriali, automotive) al Made in Italy più tradizionale e tipico della Regione (agroalimentare, moda, con alcuni casi di nicchia molto particolari, come la numismatica).
Grandi gruppi industriali. SACE è intervenuta a garanzia di un finanziamento di Banca Europea degli Investimenti di 400 milioni di euro erogato a favore di Fiat per sostenere i piani in ricerca e sviluppo di cinque laboratori italiani della casa automobilistica nel periodo 2013-2016.
Nuove tecnologie. SACE e SACE BT hanno assicurato online per un impegno complessivo di 370 mila euro le forniture di apparecchiature didattiche per 160 laboratori linguistici commissionate, da una società di distribuzione di prodotti elettronici di Dubai e destinati al Turkmenistan, a Tecnilab, Pmi del cuneese leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di materiali per la farmacia e di sistemi didattici multimediali.
Industria agroalimentare. SACE ha garantito un finanziamento da 1 milione di euro per l’ammodernamento dello stabilimento portoghese e per lo sviluppo del marchio As do Mar in Spagna, Stati Uniti e Canada da parte di Generale Conserve , uno dei maggiori gruppi agroindustriali in Europa che raggruppa 48 cooperative con 14.500 produttori agricoli associati.
Settore vitivinicolo. Paolo Scavino, azienda vitivinicola della regione del Barolo, ha assicurato con SACE 72.000 euro di forniture di vino commissionate da un’impresa di Hong Kong; Luciano Sandrone, azienda agricola specializzata nella produzione di Nebbiolo del Barolo e Roero, ha assicurato con SACE forniture di 780 bottiglie di vino rosso commissionate da un’impresa cinese; Marenco, azienda di Strevi (Alessandria) specializzata nella produzione e commercializzazione di vini pregiati, ha assicurato 6.300 euro di forniture di vino a Taiwan.
Moda e design. Per Borsalino, marchio storico della cappelleria uomo-donna fondato ad Alessandria nel 1857, SACE ha garantito un finanziamento di 2,2 milioni di euro per sostenere i costi di partecipazione a fiere internazionali, . Inoltre, SACE ha approvato garanzie su finanziamenti per un valore totale di € 3 milioni per l’internazionalizzazione di Lanificio Colombo, azienda attiva nella produzione di tessuti in cashmere che commercializza attraverso marchi come Max Mara ed Hermes ma anche con il proprio brand.
Filatelia e numismatica. SACE ha garantito un finanziamento da 800.000 euro destinato a sostenere le spese per l’acquisizione di una società svizzera da parte di Bolaffi, azienda torinese attiva da oltre cento anni nel campo della filatelia e della numismatica.
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