Varie SACE - 28 novembre 2017

SACE SIMEST: $400 mln a favore di aziende e banche vietnamite per "comprare" Made in Italy

SACE e SIMEST, le società del Gruppo CDP unite nel Polo per l’export e l’internazionalizzazione, prendono parte oggi alla Missione di Sistema in Vietnam rappresentate da Alessandro Decio, Amministratore Delegato di SACE.

 

 

Obiettivo-VIETNAM«Questa missione è l’occasione per incoraggiare le imprese italiane a conoscere e a operare in un Paese dalle ottime potenzialità – ha dichiarato Alessandro Decio, Amministratore Delegato di SACE -. Lo facciamo non solo rinnovando il nostro supporto assicurativo e finanziario a export e investimenti italiani, ma anche adottando un approccio proattivo nei confronti di importanti aziende e banche vietnamite, a cui abbiamo confermato il nostro interesse a garantire $400 milioni di linee di credito per favorire l’acquisto di beni e servizi italiani. Un impegno che ci assumiamo convinti che possa avere ricadute positive per le nostre imprese, soprattutto PMI, in settori strategici per lo sviluppo economico del Vietnam».

 

Durante la missione, infatti, SACE confermerà la disponibilità a garantire in favore delle maggiori aziende energetiche del Paese, oltre $300 milioni di linee di credito per agevolare l’acquisto di beni e servizi italiani. Il Vietnam, infatti, fa parte delle geografie interessate dalla “Push Strategy”, un nuovo approccio proattivo introdotto dall’ultimo Piano Industriale di SACE, volto ad agevolare e rafforzare la competitività dell’export Italiano nei confronti di selezionati acquirenti esteri.

 

A queste si aggiungono $75 milioni di linee di credito in favore delle principali banche del Paese, destinate a supportare transazioni commerciali di piccolo e medio taglio concluse con esportatori italiani.

 

Gli incontri di Hanoi saranno l’occasione per presentare alla comunità imprenditoriale e finanziaria vietnamita gli strumenti messi a disposizione dal Polo dell’export e dell’internazionalizzazione per supportare i progetti fra i due Paesi. Il Gruppo CDP, infatti, può intervenire a sostegno delle operazioni di investimento e di interscambio commerciale tra Italia e Vietnam, mediante un sostegno finanziario e assicurativo a 360 gradi alle imprese italiane che operano nel Paese.

 

In Vietnam il contesto politico appare molto stabile, con effetti positivi anche sulle scelte di politiche economiche di medio e lungo periodo che si stanno orientando a una graduale e crescente liberalizzazione con l’obiettivo di attrarre investitori esteri. Il Paese asiatico è il nono mercato di destinazione per le esportazioni italiane nel mondo. Nel 2016 l’export italiano è stato di oltre 1 miliardo di euro, leggermente in calo rispetto al dato 2015. L’export italiano è composto principalmente da beni della meccanica strumentale (che valgono un terzo del totale), da pelletteria e gioielli (21%), prodotti chimico-farmaceutici (10%), tessili e abbigliamento (9%) e prodotti agroalimentari (7%). Infine, le previsioni sulle esportazioni future elaborate da SACE prevedono una crescita dei volumi: nel 2020 si supereranno gli 1,3 miliardi di euro.

 

Vietnam: un mercato ad alto potenziale per export e investimenti italiani

Principali settori opportunità per il Made in Italy

Infrastrutture e costruzioni 

Nel febbraio 2015 è entrato in vigore il nuovo piano di opere strategiche del governo vietnamita, da realizzarsi con il contributo di investitori privati, che prevede la modernizzazione e l’estensione delle reti stradali e ferroviarie, l’ampliamento delle infrastrutture portuali e aeroportuali, lo sviluppo del trasporto metropolitano ad Hanoi e Ho Chi Minh City e la realizzazione di reti di distribuzione elettrica e idrica. La domanda di opere, per il triennio 2017-20, è stimata dalle autorità vietnamite in oltre 100 miliardi di dollari. Per quanto concerne invece il settore immobiliare, il Ministero delle Costruzioni vietnamita ha recentemente stimato in 100 milioni di metri quadri il fabbisogno abitativo fino al 2020.

 

Il settore energetico e le opportunità per le fonti rinnovabili nel Paese

Per far fronte all’aumento dei consumi di elettricità (+56,5% nel quinquennio 2010-15) e preservare l’indipendenza energetica del Vietnam, il Ministero per le risorse ambientali e lo sviluppo sta mostrando particolare attenzione ai progetti su fonti rinnovabili ed eco-sostenibili. A fronte di una produzione da impianti eolici già avviata, è previsto uno sviluppo del settore fotovoltaico, soprattutto nelle province meridionali, e dell’energia idroelettrica. In generale, anche grazie agli incentivi governativi per investimenti privati nel settore, è atteso un aumento della produzione di energie rinnovabili che, da una quota dell’1% della produzione, potrebbe arrivare a oltre il 10% entro il 2030. Anche il tema della protezione ambientale, a fronte della recente urbanizzazione e industrializzazione, è tra le priorità governative, con progetti per la riduzione delle perdite di rete e di depurazione delle acque. Negli ultimi anni è stato reso più stringente il controllo sullo smaltimento dei rifiuti industriali e pericolosi ed è pertanto atteso un forte ampliamento del settore industriale collegato. Le zone industriali si stanno orientando sempre più verso la costruzione di propri inceneritori, con buone opportunità per il settore.

 

Meccanica

Nella cornice di un modello di sviluppo incentrato fortemente sull’attrazione di investimenti nel comparto manifatturiero, anche al fine di emancipare il Paese dalla dipendenza commerciale dalla Cina, il settore dei macchinari risulta di trasversale interesse per le aziende italiane. Si segnalano in particolare le opportunità per: lavorazione di pelle e calzature (settore che offre un contributo del 4-5% al Pil ed esportazioni di prodotti finiti in crescita annua superiore al 15%), trasformazione alimentare (considerate le forti carenze dei sistemi di conservazione e trattamento), lavorazione di gomma e plastica, macchine tessili.

 

Medico e Farmaceutico

Il settore medicale sarà di crescente interesse per gli operatori esteri grazie alla combinazione di una serie di fattori: rapida crescita economica del Paese; aumento del reddito disponibile e della popolazione; obiettivo del governo di raggiungere entro il 2035 la copertura sanitaria universale. Attualmente circa il 6% del Pil del Vietnam è destinato all’assistenza sanitaria, per i progetti di riqualificazione ed espansione delle infrastrutture e ammodernamento di servizi e tecnologie. Pertanto, ci si aspetta un forte incremento della domanda di attrezzi, apparecchiature e strumentazione a tutti i livelli. Inoltre, l’entrata in vigore dell’accordo con l’UE porterà a un’apertura alle importazioni di prodotti farmaceutici e chimici, liberalizzati per quote rispettivamente del 50% e del 70%.

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