SACE SIMEST con Braskem per portare le PMI italiane in Brasile
L’evento è frutto del programma Push Strategy con cui SACE ha già garantito € 1,7 miliardi per fare da apripista alle commesse italiane nel Mondo.
SACE SIMEST stima una crescita dell’export italiano in Brasile per l’anno in corso del +3,9% e del 5,2% in media annua per il triennio 2020-2022. Fondamentale il contributo della meccanica strumentale: crescita prevista del +4,4%, dal 2019 al 2022.
Si è tenuto oggi, presso la sede di Milano di SACE SIMEST, il secondo incontro di business matching con Braskem, colosso brasiliano attivo nel settore chimico e petrolchimico che ha già beneficiato di una linea di credito da 250 milioni di euro per favorire l’assegnazione di commesse a imprese italiane. All'iniziativa hanno preso parte oltre 50 imprese italiane pronte a diventare fornitrici della multinazionale brasiliana. Questo appuntamento segue quello del 6 febbraio organizzato da SACE SIMEST a San Paolo, durante il quale 120 rappresentanti di aziende, banche e istituzioni hanno già avuto l’opportunità di incontrare la controparte brasiliana.
All’evento hanno partecipato i manager di Braskem, che hanno raccontato i piani futuri della società, e i professionisti di SACE SIMEST, che hanno presentato gli strumenti assicurativo-finanziari del Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP, utili a sviluppare in sicurezza il business in Brasile. All’incontro è intervenuto anche Graziano Messana, Managing Partner di GM Venture e Vice Presidente della Camera di Commercio Italiana in Brasile.
Questa iniziativa è frutto di un impegno più ampio e incisivo del Polo dell’export e dell’internazionalizzazione riconducibile alla Push Strategy, programma avviato nel 2017 attraverso cui SACE SIMEST fa da apripista per l’export italiano in mercati emergenti ad alto potenziale per il Made in Italy, soprattutto in Paesi dove le nostre imprese non si sono ancora affermate come meritano.
Con questa iniziativa SACE SIMEST intende contribuire concretamente all’aumento dell’export italiano: un’operatività complementare all’ampia gamma di prodotti del Polo, oggi in grado ormai di soddisfare tutte le esigenze assicurative e finanziarie delle imprese lungo la filiera dell’internazionalizzazione. Nell’ambito di questo programma, SACE ha già garantito a Braskem una linea di credito da 250 milioni di euro per facilitare l’ingresso nella catena di fornitura del colosso brasiliano ad aziende italiane, in particolare PMI, aiutandole a superare le complessità connesse al loro dimensionamento e alla distanza geografica.
Si tratta di una via di accesso unica alle opportunità offerte dal piano investimenti di Braskem, che nei prossimi anni ha previsto di potenziare ed efficientare la propria capacità produttiva, composta da 40 impianti dislocati in tutto il mondo. Potranno beneficiarne in primis le imprese italiane attive nella produzione e commercializzazione di composti chimici di base e materie prime, ma anche quelle fornitrici di attrezzature e macchinari industriali applicati al settore petrolchimico.
Il Brasile rappresenta un mercato ricco di potenzialità per molte aziende italiane che puntano su export e internazionalizzazione. SACE SIMEST, nel Rapporto Export 2019 recentemente pubblicato, stima che l’export italiano crescerà del +3,9% nel corso del 2019 e del +5,2%, in media annua, tra il 2020 e il 2022. A trainare il Made in Italy nel Paese Sudamericano, la meccanica strumentale che, ad oggi, vale il 30% di tutto l’export italiano in Brasile.
Altre operazioni di Push Strategy
Questa con Braskem non è l’unica operazione conclusa nell’ambito della Push Strategy. Nel corso degli ultimi due anni, SACE SIMEST ha garantito più di 1,7 miliardi di euro di finanziamenti a diversi grandi buyer esteri, che si trasformeranno in commesse italiane. La kuwaitiana KNPC, importante società petrolifera, ad esempio, si è aggiudicata una linea di credito da 625 milioni di dollari; le indiane SREI, società attiva nell’equipment financing per il settore infrastrutture, e Reliance Industries, colosso dal business diversificato che spazia dall’energetico ai beni di consumo, a cui sono state garantite linee di credito rispettivamente da 30 e 500 milioni di dollari; e ancora la brasiliana Nexa, società attiva nel settore minerario che ha ricevuto una linea di credito da 62,5 milioni di dollari.
Per quanto riguarda gli incontri di business matching, parte integrante del programma di Push Strategy, sono state oltre 400 le imprese coinvolte negli incontri, in Italia e nel mondo, che hanno avuto l’opportunità di entrare in contatto con i grandi player beneficiari delle linee di credito.
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