SACE sostiene le forniture di Fluence Italia in Costa d’Avorio: al centro dell’operazione un impianto di trattamento acque per ridurre il deficit idrico del distretto di Abidjan
SACE - nell’ambito della sua operatività a sostegno delle attività di export e internazionalizzazione delle aziende italiane - è intervenuta a supporto di un finanziamento destinato alla realizzazione di un impianto di trattamento e depurazione delle acque in Costa d’Avorio, del valore complessivo di 154 milioni di euro. Il progetto sarà realizzato dalla società israeliana Fluence Israel, che affiderà alla sua collegata italiana Fluence Italy subforniture per circa 30 milioni di euro.
Nel dettaglio, SACE ha riassicurato una quota del finanziamento, assicurato in prima battuta dall’Export Credit Agency israeliana ASHRA, emesso dalla banca Israeli Discount Bank a favore del Ministero dell’Economia e delle Finanze ivoriano.
L’impianto sarà costruito nella Laguna Aghien, la più estesa riserva d’acqua dolce nei pressi della città di Abidjan e avrà lo scopo di trattare l'acqua della Laguna, densa di alghe e altri contaminanti. Con una popolazione di 4,7 milioni di persone, Abidjan è la città più popolosa della Costa D’Avorio con un ingente fabbisogno idrico causato dall’importante aumento demografico. L’impianto avrà una capacità di 150.000 m3 al giorno e contribuirà a ridurre il deficit idrico del distretto di Abidjan, approvvigionandolo con acqua trattata e depurata.
Fluence è un gruppo internazionale, con sede principale a New York, leader globale nelle soluzioni a 360° per il trattamento delle acque con oltre 7000 installazioni in 70 Paesi, che consentono ad aziende e comunità di sfruttare al meglio le proprie risorse idriche al fine di ottimizzare il ciclo dell’acqua. Il Gruppo conta diverse sedi operative presenti in tutto il mondo (Argentina, Australia, Brasile, Cina, Dubai, Egitto, Israele, USA), inclusa Fluence Italy con sede a Padova.
Il progetto si inserisce nel piano promosso dall’esecutivo ivoriano per lo sviluppo della filiera avicola, con il duplice obiettivo di favorire la coesione sociale incrementando posti di lavoro (principalmente in contrasto alla disoccupazione giovanile e femminile) e di ridurre l’insicurezza alimentare in un settore caratterizzato da un significativo deficit nell’interscambio con l’estero.
La Costa D’Avorio, tra i paesi più dinamici dell’Africa occidentale (+6,3% la crescita media del PIL nei prossimi anni), è per l’Italia l’ottavo mercato in Africa subsahariana, con un export pari a 190 milioni di Euro (+4% rispetto al 2019 nonostante la crisi pandemica). La quota di mercato italiana tra i paesi dell’Unione Europea, pari al 7%, resta tuttavia relativamente ridotta. Ulteriori opportunità per le imprese italiane per incrementare la propria presenza in Costa D’Avorio saranno fornite dal Piano di Sviluppo Nazionale, programma da 50 miliardi di dollari che entrerà nella sua seconda fase nel corso del 2021, ponendosi l’obiettivo di ampliare e consolidare un’industria manifatturiera che, trasformando localmente le materie prime, contribuisca a stabilizzare i flussi di valuta forte, affrancando il Paese dalla tradizionale dipendenza dall’export di cacao.
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